Una violenta battaglia infuria tra le forze di Khalifa Haftar - che sono riuscite a penetrare a Sud di Tripoli- e quelle fedeli al governo nazionale di Fayez al Sarraj.

Sarebbero 100 le vittime dal 4 Aprile, data di inizio del conflitto, secondo quanto è stato riportato dall'Amsi, medici stranieri in Italia. 28 sono bambini.

A Suani Ben Adem, 25 km a sudovest di Tripoli, le forze di Khalifa Haftar, hanno espinto l'offensiva dei militari del governo Sarraj. Dense colonne di fumo si levano dal centro della cittadina.

Le truppe di fanteria di Haftaer sarebbero rimaste tagliate fuori dalle retrovie e nel tentativo di aprirsi una via di fuga, aprono il fuoco ontro i soldati di Tripoli.

Le forze militari guidate da Fayez al Sarraj, fedeli al governo nazionale, hanno lanciato la loro controffensiva sul fronte Sud Sud ovest, secondo quanto dichiarato all'Ansa dal generale Abuseid Shwashli, a capo delle truppe che si trovano nella regione del distretto a sudovest, dove si è scatenata una nuova corsa per accedere alle stazioni di rifornimento di benzina.

Shwashli ha dichiarato: "Combattiamo per la nostra terra, per tutti i libici. Per questo sino ad oggi siamo ancora rimasti sulla difensiva: anche i soldati di Haftar sono compatrioti".

Dall'inizio degli scontri armati a Tripoli e dintorni, il numero degli sfollati sarebbe di oltre 13.500 persone, da una stima riportata dall'OCHA - Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari - secondo cui 4000 persone hannp lasciato le abitazioni nelle ultime 24 ore.

Da una nota diffusa dall'OCHA: "La comunità umanitaria è preoccupata per il numero crescente di vittime civili, compreso il personale medico. In appena una settimana, tre medici sono stati uccisi e cinque ambulanze sono state rese inservibili da schegge di proiettili".